sabato 7 gennaio 2012

Il Parco di Sausset di Michel Corajoud

Il Parco di Sausset (Francia) è stato disegnato da Michel e Claire Corajoud. Il Consiglio Generale per il Dipartimento della Seine-Saint-Denis, provincia posta a nord della capitale francese, bandì nel 1992 un concorso per trasformare una vasta area agricola di 200 ettari in parco pubblico; il parco si trova tra le cittadine di Sausset, Aulnay-sous-Bois e Villepinte.






Michel e Claire Corajoud si aggiudicarono il concorso.
La committenza aveva richiesto una foresta che non richiedesse manutenzione; loro la realizzarono attingendo a tutta la cultura del paesaggio e dell'architettura, selezionando le essenze non soltanto su criteri di tipo estetico; contribuirono anche la particolare attenzione alle trasformazioni nel tempo delle essenze vegetali e la capacità di sapersi appropriare di tutti gli elementi che già compongono il paesaggio, comprese le autostrade, le linee elettriche e ferroviarie, gli edifici e le opere d'arte. Un altra intenzione dei progettisti, oltre ad incorporare gli elementi "estranei", era anche arrivare a congiungere il parco con il limitare delle zone urbanizzate. Inoltre l'attento recupero del carattere rurale del luogo ha dato adito alla proposta che tenta, tramite l'evocazione dell'immagine della campagna, una riconciliazione tra la natura e la città.
Il luogo era già caratterizzato da componenti naturalistiche: una terra fertile arricchita dalla presenza del lago di Savigny che con altri corsi d'acqua solcano l'area di progetto.


Il parco si articola in quattro parti principali, organizzate attorno alla stazione ferroviaria: nella parte nord si trova la foresta (forèt), un bosco rigoglioso le cui chiome si interrompono nell'incontro con le linee diagonali e con le regolari geometrie che disegnano il suolo;































invece i prati quadrati (prés carrés) recuperano l'ortogonalità delle coltivazioni; questa parte del parco è progettata in maniera più rigida e geometrica e definisce un vero e proprio parco urbano, in cui si alternano spazi verdi, percorsi e aree pavimentate come quella della Casa del parco e del punto di ristoro;




















il boschetto (bocage) si congiunge con l'agglomerato urbano di Villepinte. Il termine bocage indica l'organizzazione preindustriale delle campagne francesi, attraversate da siepi campestri sul limite delle proprietà. Queste siepi occupano 47 ettari del parco. Le siepi, oltre a frenare il vento e proteggere le colture, costituiscono un importante riserva per la biodiversità in quanto accolgono la vegetazione spontanea e offrono riparo a molte specie animali. Sono costituite da alberi di grandi dimensioni intrecciati spesso piantati su terrapieni. Le siepi racchiudono pascoli, prati per la fienagione e colture di antiche varietà di mais, grano, orzo e girasole. Parte del raccolto viene lasciato agli uccelli e ai piccoli roditori;










infine la prateria (vertugadin), in prossimità d'Aulnay, che circonda il bacino idrico di Savigny, in una caratterizzazione del parco pubblico con il solo uso della vegetazione, nel disegno alternato di spazi chiusi e aperti, boscati e non. La componente dell'acqua assume un carattere diverso nelle due parti in cui viene suddiviso il lago: una maggiormente progettata e artificiale (i prati quadrati), l'altra più naturalistica e selvaggia (la prateria).

















Il progettista è stato abile nel far coesistere due tipologie di parchi differenti: uno più naturalistico, quindi apparentemente meno progettato, la foresta, l'altro reso più urbano dal progetto delle diverse funzioni che servono ad un uso diverso da parte del pubblico, i prati quadrati.


Fonti:
P. NICOLIN, Dizionario dei nuovi paesaggisti, p. 83.
www.urbanistica.unipr.it
www.jardinez.com
miraorti.com

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